I Puffi: Viaggio nella foresta segreta

Creati nel 1958 dall'artista belga Peyo, ovvero Pierre Culliford, i mitici, minuscoli omini blu dal cappellino bianco meglio conosciuti come Puffi tornano sul grande schermo - dopo due lungometraggi live action - nella loro prima avventura totalmente animata in CGI. “I Puffi: Viaggio nella foresta segreta” è diretto dal Kelly Asbury (cui si devono “Spirit - Cavallo selvaggio”, “Shrek 2” e “Gnomeo & Giulietta”), il quale dichiara: “Abbiamo ripreso i primi fumetti e analizzato l'opera di Peyo per cercare di trovare un look visivo per il film che onorasse le origini dei Puffi e il loro aspetto originale. È stato un passaggio fondamentale per ricreare i luoghi, l'aspetto, il design dei Puffi stessi, le loro case a fungo, e i colori”. Un modo per far evocare al pubblico la sensazione dell'animazione classica - che il regista stesso ha vissuto nella sua infanzia - nell'inscenare la quasi ora e mezza di visione in cui Puffetta e i suoi migliori amici Quattrocchi, Tontolone e Forzuto vengono spinti da una misteriosa mappa ad intraprendere una corsa emozionante ed avvincente attraverso la Foresta Proibita.
La Foresta Proibita è un luogo abitato da creature magiche, in cui la combriccola bluastra si avventura nell'intenzione di trovare il fantomatico Villaggio Perduto prima che vi approdi l'immancabile, perfido mago Gargamella, come sempre affiancato dalla fedele gatta Birba. Il Gargamella che tutti, negli anni, abbiamo imparato a conoscere, infido e pericoloso, ma anche divertente ed imbranato, e che rappresenta uno dei personaggi storici del film, man mano che se ne aggiungono nuovi. Il frenetico viaggio dei nostri eroi conduce alla scoperta del più grande segreto della storia dei Puffi e non manca di tirare progressivamente in ballo, tra gli altri, la poiana incapace Monty e, soprattutto, Tecno, animaletto da compagnia di Quattrocchi. Animale che scatta fotografie e s'improvvisa anche stampante (che usa il fango come inchiostro), apparendo, in fin dei conti, in qualità di equivalente di uno smartphone ad alta tecnologia, addirittura fornito di memo vocali e indicazioni GPS. Personaggio che va ad arricchire un campionario comprendente lumache, farfalle e conigli su cui effettuare cavalcate, senza dimenticare millepiedi che fanno massaggi. Il tutto al servizio di uno spettacolo che, senza dimenticare neppure un piccolo omaggio rivolto ai Pokémon, tende a ricordare anche che Puffetta è un personaggio dalle molte sfaccettature. In definitiva “I Puffi - Viaggio nella foresta segreta” risulta un buon prodotto, adatto prevalentemente al pubblico degli spettatori più piccoli e meno esigenti.